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    spoglio, glissando sulla sua
    evidente (e giustificabilissima) tensione delle ore che lo separavano dai
    risultati. 
    La tua impressione su
    questa giornata. 
    L’impressione è senz’altro
    positiva, c’è una partecipazione davvero notevole ai lavori assembleari e
    questo significa sensibilità e interesse intorno all’attività della
    Federazione. Tutto ciò ci gratifica moltissimo. 
    Tu sei uno dei
    consiglieri uscenti e riconfermati, sarebbe prima di tutto un successo
    personale, ma rinnovare l’incarico al vecchio staff significherebbe anche
    poter proseguire nel segno della continuità il lavoro iniziato. E così? 
    Certo che lo è, e proprio per questo mi auguro che il prossimo quadriennio
    olimpico possa darci la possibilità di completare il lavoro iniziato
    quattro anni fa, quando abbiamo preso in mano una Federazione che mancava
    di regole, di decentramento e di un giusto coinvolgimento nei confronti
    dell’apparato periferico. 
    Ora che abbiamo cominciato, se gli elettori ce lo consentiranno,
    continueremo su questa strada, 
    senza dimenticare però – e questo è stato anche il tema del mio
    intervento – la vera anima della nostra disciplina sportiva, e cioè
    l’atleta, a cui si cercherà di fornire tutte le agevolazioni possibili
    affinché la danza esca finalmente dal ruolo di sport per eletti e diventi
    popolare e alla portata di tutti. Solo così potremo ulteriormente crescere
    in tutto il territorio nazionale. Spero che ci lascino lavorare con
    serenità per poter condurre felicemente in porto tutti i progetti che
    abbiamo in cantiere. 
    C’è qualcuno che “rema” contro? 
    Bè, quando si comincia a irreggimentare quello che ancora molti
    considerano, tutto sommato, un divertimento, qualcuno che protesta c’è:
    occorre trasformare la cultura del divertimento in cultura sportiva. Chi
    era abituato a coltivare solo il proprio orticello in piena autonomia dovrà
    modificare la propria mentalità. E’ difficile, ma pian piano io sono
    convinto che ci si riuscirà. 
    Anche perché la credibilità c’è: da parte del Coni, per esempio, da
    molti rappresentanti istituzionali, ma anche da parte della gente comune. 
    Si tanta gente crede in noi , non possiamo deluderla. 
    Tu sei l’unico siciliano che, se verrà riconfermato, siederà ancora
    una volta in consiglio federale… 
    Si e come siciliano sono fiero di aver avuto questa possibilità.
    Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente,  attraverso questo vostro giornale, tutti coloro che sono
    venuti fino a Foligno con l’intenzione di riconfermarmi la loro fiducia 
      
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